Differenza tra turista e viaggiatore: esiste ancora?
Differenza tra turista e viaggiatore: ha ancora senso oggi?
Ogni inizio e fine estate, puntuale come un rituale, torna la domanda: siamo turisti o viaggiatori? La differenza tra turista e viaggiatore è un tema dibattuto da decenni, ma oggi ha ancora senso questa distinzione?
Turista e viaggiatore: le definizioni classiche
Partiamo dalla teoria:
- Turista = chi pratica il turismo, viaggia e soggiorna fuori dalla propria residenza abituale per motivi di svago.
- Viaggiatore = chi si sposta da un luogo all'altro per necessità, lavoro, piacere o esplorazione.
Tecnicamente, quindi, il turista è un viaggiatore e il viaggiatore può essere un turista. Eppure, nella percezione comune, se si fa una rapida ricerca sul web, queste figure vengono raccontate in modo diverso:
- Il turista viene spesso descritto come colui che cerca comfort, visita solo luoghi iconici, scatta tante foto, compra souvenir e "consuma" le mete senza viverle davvero.
- Il viaggiatore, invece, è visto come chi viaggia per arricchirsi, per fare esperienze autentiche, perdrsi, conoscere le persone locali e lasciarsi sorprendere dall'imprevisto, visitando luoghi meno battuti e classici.
Risultato? Il turista viene percepito con un'accezione negativa, mentre il viaggiatore incarna la versione più "pura" e positiva del viaggio.
Quando nasce il "turista"?
Premesso che anche nell'antichità, chi poteva permetterselo, si spostava in determinati periodi dell'anno per allontanarsi dalla routine quotidiana, il concetto moderno di turismo di massa nasce solo negli anni '60 del Novecento.
La crescita economica, l'aumento del reddito e l'introduzione delle ferie retribuite, hanno reso il viaggio accessibile a tutti. Nascono così agenzie di viaggi, tour operator, villaggi turistici: nasce il turismo moderno, che cerca relax, comodità e organizzazione in ogni dettaglio.
Il viaggiatore, invece, era visto come l'opposto: zaino in spalla, niente mete precise, autostop, voglia di avventura e di libertà.
Differenza tra turista e viaggiatore: questione di budget?
Per alcuni la differenza è soprattutto economica: il viaggiatore spenderebbe poco, il turista molto.
Ma davvero se si lavora tutto l'anno e si vuole fare un viaggio comodo c'è qualcosa di sbagliato? Perchè non si può visitare un posto più di nicchia ma con tutte le comodità che una vacanza (perchè qui si parla di vacanze, non di chi viaggia per lavoro) può offrire?
Un turista può soggiornare in un hotel a 5 stelle e allo stesso tempo mangiare in trattorie locali, a conduzione familiare, perdersi tra i vicoli di una città e comprare artigianato locale autentico. Allo stesso modo, un viaggiatore che sogna località remote non è obbligato a viaggiare scomodo: può prendere un volo diretto e noleggiare un mezzo privato per esplorare in libertà la sua meta.
In realtà più che il budget, conta lo spirito con cui ci si mette in viaggio.
Anche la meta fa la differenza?
Secondo l'immaginario comune, il turista va nei resort, nei villaggi e nelle capitali inflazionate come Roma, Parigi o Londra. Il viaggiatore, invece, esplora l'India, il Nepal o le zone meno battute del Sud America e piccoli paesi e borghi europei.
ma in un mondo in cui possiamo arrivare ovunque, questa distinzione non regge più: un turista può visitare Katmandu e un viaggiatore Parigi.
La meta non definisce chi siamo, conta piuttosto come scegliamo di viverla.
Turista vs viaggiatore oggi: esiste davvero una differenza?
Oggi le cose sono cambiate. Parlare di turista o viaggiatore, a mio avviso, non ha più molto senso.
Se è vero che esistono ancora turisti e viaggiatori come quelli di una volta, è anche vero che la rigidità delle due figure piano piano si sta ammorbidendo. Capita sempre più spesso che il viaggiatore più avventuroso alla fine visiti anche i luoghi iconici, scatti foto e magari compri un souvenir...e non c'è niente di male nel farlo!
Allo stesso tempo il turista "classico" non si accontenta più di un pacchetto preconfezionato: cerca esperienze autentiche, ama assaggiare la cucina locale, esplorare quartieri meno conosciuti e vivere i luoghi oltre i soliti clichè, creando un'esperienza su misura per le proprie esigenze.
In poche parole, il confine si è fatto sempre più sfumato: oggi siamo tutti un po' turisti e un po' viaggiatori.
La vera essenza del viaggio
Che voi vi sentiate più turisti o viaggiatori, al di là delle etichette, una cosa accomuna tutti: la curiosità di scoprire il mondo.
Ed è proprio questo desiderio che ci spinge a partire, a vivere esperienze nuove e a collezionare ricordi, in qualsiasi modo e in qualsiasi tipo possiamo ritenere più adatti a noi...purchè sempre nel rispetto dei luoghi, altrimenti non saremo né l'uno né l'altro, ma solo dei cafoni!