Il Giglietto di Palestrina
Il Giglietto di Palestrina è uno dei dolci tipici del Lazio. Fatto con ingredienti semplici e ancora poco conosciuto, questo biscotto vi conquisterà al primo morso.
Farina, Zucchero e uova. Sono solo questi gli ingredienti di questo tipico biscotto dell'area di Palestrina: il Giglietto, semplice ma di tradizione centenaria.
La sua nascita è legata alla nobile famiglia Barberini, signori di Palestrina dal 1630. Dopo la morte del loro più illustre esponente, papa Urbano VIII, i Barberini vennero accusati di malgoverno e esiliati. Riparatisi in Francia, alla corte del Re Sole, portarono con loro non solo tutto il loro seguito, ma anche cuochi e pasticceri.
Proprio qui, nelle cucine reali, i pasticceri dei Barberini fecero la conoscenza del "giglietto", caratteristico biscotto dalla forma sinuosa che riprendeva il simbolo del re di Francia, e ne carpirono i segreti.
Finito l'esilio, i Barberini tornarono a Palestrina e i loro cuochi continuarono a produrre questo biscotto, ma con una forma diversa. Se il giglio era il simbolo della casata francese, quello dei Barberini erano le api, perciò, più che "giglietti" divennero "apette". Ma se il gusto era lo stesso, il successo non lo fu altrettanto, tanto che si decise di tornare alla forma elegante del giglio.
I pasticceri Barberini continuarono a preparare questi biscotti facendoli diventare negli anni il dolce più caratteristico della cucina locale, fino a quando, misteriosamente cadde nell'oblio.
Fu solo grazie alle Monache Clarisse del Monastero di Santa Maria degli Angeli di Palestrina che il dolce fu riscoperto circa un secolo dopo. Le monache, infatti, avevano ereditato la ricetta appresa dai pasticceri in Francia, e ne fecero dono ad alcuni artigiani locali, che cominciarono a produrli in occasioni di feste e soprattutto matrimoni, fino a farlo diventare il dolce più famoso della zona.
Oggi il Giglietto si può gustare solo qui (in Francia se ne è persa la memoria) e pochi sono i pasticceri che lo producono. Se difatti gli ingredienti sono semplici, la lavorazione non lo è altrettanto.
La sua bontà è stata riconosciuta anche da Slow Food, che nell'agosto del 2014 ha istituito un presidio per preservarne il valore e la tradizione.
Il Giglietto di Palestrina si può gustare tutto l'anno, ma è tra fine luglio e inizio agosto che si svolge il Festival del Giglietto e Ghiottonerie dei Monti Prenestini, organizzato nella città prenestina.
Il Festival è anche un'ottima occasione per visitare questa affascinante cittadina a pochi chilometri da Roma.
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Alessia e Benedetta